La storia dei Malaspina è un affascinante racconto di potere, rivalità e splendore che si snoda attraverso oltre nove secoli. Originaria della regione della Lunigiana, tra la Toscana e la Liguria, la famiglia ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'Italia medievale.
I Malaspina affondano le radici nel XI secolo. Il capostipite di questa nobile famiglia fu Obizzo Malaspina, che si distinse per la sua abilità politica e militare nel governare il territorio circostante. Con il tempo, il loro dominio fu esteso su numerose terre e castelli, creando una potente signoria che si estendeva dalla Lunigiana fino alla Liguria e alla Toscana settentrionale.
La storia dei Malaspina è segnata da una divisione interna in due rami noti come dello "Spino Secco" e dello "Spino Fiorito".
Il loro ampio territorio andò via via a ridursi e dividersi sia per l'adozione del diritto longobardo che prevedeva la spartizione dei beni tra tutti i figli maschi, sia per la pressione dei nascenti comuni limitrofi (Genova, Piacenza, Tortona e Pavia). Nel 1220 a contendersi la discendenza dei feudi erano rimasti solo Corrado e Opizzino Malaspina che furono confermati dall'imperatore nelle loro terre ma che nel 1221 divisero le loro signorie: Corrado ebbe la Lunigiana a ovest del Magra, dando origine al ramo dello Spino Secco; Opizzino ebbe la Lunigiana a est del Magra, dando origine al ramo dello Spino Fiorito.
Il ramo dello Spino Secco ebbe la maggiore roccaforte nel castello di Mulazzo e governò su città come Pontremoli, Massa, Carrara e Sarzana. Lo Spino Fiorito ebbe nel castello di Fosdinovo il proprio fulcro di potere e governò città come Aulla, e Fivizzano.
I Malaspina si distinsero per la costruzione e il possesso di numerosi castelli e borghi fortificati che testimoniano ancora oggi la loro grandezza. Oltre a Mulazzo e Fosdinovo, dominavano Castel dell'Aquila, Castelnuovo Magra, Malgrate, Villafranca, Bastia, Comano, Lusuolo, Castevoli, Tresana, Treschietto, Monti, Verrucola dei Bosi, Castiglione del Terziere e molti altri. Queste roccaforti non solo servivano come dimore nobiliari, ma anche come fortezze e testimonianza del potere e dell'influenza dei Malaspina.
La storia dei Malaspina è costellata da importanti vicende. Nel XII e XIII secolo, la famiglia raggiunse l'apice del potere e del prestigio. Grazie alle alleanze strategiche e alla loro influenza politica accumularono ricchezze e divennero mecenati delle arti, promuovendo la cultura e la letteratura.
I Malaspina si scontrarono con la Chiesa cattolica nel XIII secolo a causa delle tensioni tra le istituzioni secolari e quelle ecclesiastiche dell'epoca. Si opposero al potere temporale del Papato e difesero la loro autonomia territoriale, sfidando apertamente l'autorità di Roma. Il conflitto raggiunse il culmine quando il Papa Gregorio IX emise una bolla pontificia nel 1233 che condannava e scomunicava i Malaspina. Questo ebbe conseguenze negative per la famiglia, poiché la scomunica comportava l'isolamento politico e l'ostilità delle forze ecclesiastiche locali. Nonostante tutto i Malaspina riuscirono a mantenere il loro status nobiliare e il controllo sulle loro terre per ancora diversi secoli. Nel corso del tempo il conflitto si placò ma la famiglia aveva già gradualmente perso il potere e l'influenza che aveva avuto, anche a causa delle lotte interne per il controllo delle varie branche della famiglia, insieme al cambiamento politico e sociale più ampio che portò alla frammentazione delle loro terre.
Con il passare dei secoli, i Malaspina si ridussero a essere una famiglia aristocratica come molte altre. Nonostante ciò, il loro nome e la loro storia rimangono un simbolo di nobiltà, fierezza e un ricordo delle loro glorie passate nella regione della Lunigiana. Oggi, i discendenti della famiglia Malaspina vivono ancora nella regione, mantenendo viva la memoria della loro antica stirpe. Molti dei loro castelli sopravvivono ancora oggi. Alcuni di essi sono stati restaurati e aperti al pubblico, permettendo ai visitatori di ammirarne l'imponenza e la grandiosità.