Palazzaccio di Toiano

Dove si trova

Il Palazzaccio di Toiano si raggiunge facilmente dall'uscita Siena Ovest della superstrada Firenze-Siena, proseguendo sulla SS73 Grossetana fino alla lcoalità Costalpino. Da qua deviare a destra sull SP73bis fino alla località Volte Basse dove a destra si prosegue sulla SP37 verso Ponte allo Spino. Dopo circa due km sulla destra imbocchiamo Via di Toiano, sterrata, e dopo 500 metri arriviamo al Palazzaccio.

La storia

Già sede di un insediamento etrusco, infatti il toponimo “Dio Jano” sta a significare luogo sacro, Toiano è un antico villaggio che si sviluppò attorno al fortilizio di origine medievale posto in posizione pedecollinare dominante sui sottostanti piani di Caldana e Ponte allo Spino. Oggi è conosciuto come il Palazzaccio di Toiano, una struttura imponente, formata da due corpi di fabbrica, che probabilmente era parte degli avamposti adibiti dalla città di Siena come roccaforte a protezione di eventuali incursioni da parte dei nemici pisani, fiorentini e maremmani essendo situato lungo l'Antica Strada Maremmana, presso uno snodo viario strategico, dal quale originava una strada di valico della Montagnola Senese, che poi proseguiva verso la fiorentina Val d'Elsa e la pisana Volterra.

Questa destinazione militare, nonché l'origine medievale, del Palazzaccio, è tuttora testimoniata dalle ampie basi a scarpa, le merlature, le arciere e le archibugiere. Altre notizie su Toiano ci dicono che nel 1216 il responsabile locale per la riscossione delle imposte (il balitor) fu multato da Siena per inadempienza e che nel 1333 il villaggio venne devastato dall'esercito pisano. Il complesso è raffigurato nell’Affresco 'Effetti del Buon Governo' di Ambrogio Lorenzetti, relativo al contado lontano dalla città, che ci riporta l’immagine di Toiano in età comunale. Nelle vicinanze si accamparono le truppe fiorentine all’epoca della battaglia di Montaperti.

Come detto il Castello si compone di due parti principali alle quali sono stati addossati corpi di fabbrica più bassi, apparentemente coevi. Uno dei due corpi di fabbrica è un torrione molto alto in pietra con base scarpata; i due edifici sono collegati da fabbricati più piccoli, di poco successivi, e da tratti di mura dotate di numerose feritoie; in uno di questi si apre il portale con un imponente arco sovrastato da piombatoio di accesso al cortile. All'interno troviamo un grande portico quadrato sorretto al centro da un pilastro in mattoni e senza capitello, che si apre a formare quattro volte a croce anch'esse in mattoni, ricche di altri interessanti elementi architettonici medievali. Ad oggi la struttura, proprietà privata, di enorme valore storico e paesaggistico, versa in uno stato di completo abbandono ed alcune sue parti sono a rischio di crollo.