Castello di Villa di Tresana

Dove si trova

Dal casello autostradale di Aulla della A15 proseguire per Terrarossa lungo la Strada Statale 62 della Cisa. Giunti a Terrarossa seguire le indicazioni per Barbarasco – Tresana (Strada Provinciale 23). Oltrepassata la frazione di Barbarasco proseguire per Tresana paese. Si continua a salire per altri 4 chilometri, circa a metà strada apparirà il castello sulla vostra destra ma non sarete arrivati, si giunge sotto le sue mura grazie ad un lungo giro che ci porta a passare dalla frazione Chiesa per arrivare finalmente a destinazione.

 

La storia

Probabilmente sul luogo, l'alta valle del torrente Osca, era presente un insediamento militare e amministrativo per il controllo della via di comunicazione tra Tresana e Mulazzo. Il Castello fu legato a Villafranca e nel 1266 divenne parte di un vasto marchesato Malaspiniano che andava da Brugnato a Castevoli, da Lusuolo a Podenzana, tutti castelli posti a mezzacosta sul versante occidentale del fiume Magra paralleli alla Via Francigena di fondovalle. La costruzione di un 'ospitale' a Villa indica chiaramente l'importanza che aveva questo centro quale collegamento con l'area del Genovesato e di tutto il Ponente.

Nel 1355, Federico Malaspina divenne signore del feudo. Nel 1416 tutta l'area subì gli attacchi della famiglia Genovese dei Campofregoso che ne mantennero il controllo fino al 1486. Nel '500 Villa soffrì le scorribande di Giovanni dalle Bande Nere, che distrusse probabilmente il castello. Come feudo indipendente nasce solo nel 1559, dopo che l’antico borgo e le sue pertinenze furono divise da Lusuolo, di cui per secoli ne seguì le vicende, nel XVII° secolo Villa entrò nell’orbita Medicea, pur rimanendone signori i Malaspina.

E’ un castello ancora oggi molto suggestivo, coperto in parte da edera rampicante che, soprattutto con i colori del periodo autunnale, lo rende particolarmente affascinante. L'aspetto deriva da una elementare fortificazione trecentesca, a forma di parallelepipedo costruita interamente in pietra con giunti di malta, arricchita nel 1400 da due torri cilindriche poste diagonalmente e alle cui basi si notano ancora balestriere e feritoie per le armi da fuoco. Tutto il muro perimetrale presenta una leggera bastionatura a scarpa al di sotto del livello del piano terra, delimitata da un redondone continuo in pietra. Dalla metà del secolo scorso è stato utilizzato come costruzione agricola e soltanto di recente è stato ottimamente ristrutturato a cura della Principessa Amalia di Baviera e il conte Huberto Poletti Galimberti, oggi visitabile solo esternamente in quanto adibito a residenza estiva.