Dove si trova
Ciò che resta dell'antico borgo fortificato di Castell'Ottieri sorge lungo la strada che dal Monte Amiata porta a Sorano, passando da Santa Fiora, Castell'Azzara e Montevitozzo dal quale dista circa sei chilometri. Seguendo invece la Via Cassia si può raggiungere seguendo le indicazioni per Proceno per S.Giovanni di Contee e poi sempre per Sorano.
La storia
Castell'Ottieri fa parte dei numerosi castelli di signorie minori legate alla potente famiglia Aldobrandeschi che costellano quest'area della Toscana detta 'zona Etrusca dei Tufi'.
Il castello, il cui nome deriva dal latino 'Castellum Lotharii', domina un piccolo rilievo di roccia vulcanica a controllo della valle sottostante e la sua origine è chiaramente medievale. Un massiccio e alto mastio, di forma rettangolare, con la parte esterna dotata di una torre rotonda che un tempo lo superava molto probabilmente in altezza, domina ancora oggi la porta di accesso principale delle mura cittadine, delle quali alcuni tratti sono ancora visibili.
Il complesso fortificato in questa sua attuale forma fu eretto nel corso del Quattrocento dalla famiglia degli Ottieri, che ne fecero la sede della loro contea dal 1381 al 1616. La rocca venne costruita attorno alla preesistente torre degli Aldobrandeschi del XII secolo; il nuovo complesso fu il centro del potere della contea fino al 1616, anno in cui il territorio entrò a far parte del Granducato di Toscana. I Medici trascurarono molto sia la rocca che il borgo, determinando l'inizio di un lunghissimo periodo di declino.
Tutte le fortificazioni sono rivestite di filaretti in tufo, il che le fa sembrare naturali prolungamenti della roccia su cui sorgono. Nonostante il pessimo stato di conservazione ancora oggi le belle finestre e tre stemmi araldici che ornano il torrione ci testimoniano il passato splendore di Castell'Ottieri. Qualche anno orsono è stato fatto un intervento di consolidamento e restauro delle murature esterne. Era previsto anche il ripristino della parte interna con il montaggio di una scala in ferro per consentire la salita fino alla cima del mastio, ma il tutto a oggi resta non completato.