Castello di Crevole

Dove si trova

Crevole sorge a nord di Murlo, centro principale dell'area. Si raggiunge sia dalla SS2 Cassia seguendo le indicazioni da Lucignano d'Arbia che dalla SS223 Siena-Grosseto seguendo le indicazioni per Fontazzi.

La storia

La zona dove sorge il castello di Crevole, praticamente l'intero territorio comunale odierno di Murlo, fu in epoca medievale uno dei principali feudi del Vescovo della vicina Siena. Il privilegio fu accordato nel 1189 e già alla fine dello stesso secolo il dominio vescovile sull'area era totale, tanto che essa costituiva quasi per intero il suo patrimonio fondiario. Dal 1274 pur mantenendo pieni poteri sul feudo i vescovi furono soggetti all'obbligo di milizia a favore del Comune Senese e dal 1387 al pagamento di un tributo. Solo nel 1749 furono aboliti i diritti del vescovo su Murlo e il suo territorio. A testimonianza del lungo periodo trascorso sotto l'egemonia ecclesiastica una frazione del capoluogo porta ancora oggi il nome di 'Vescovado'.

Sebbene il già nominato paese di Murlo fosse il capoluogo del feudo un'altra residenza importante del vescovo fu il Castello di Crevole, già esistente al momento della costituzione dei privilegi ma in seguito ingrandito e maggiormente fortificato per meglio rispondere alle esigenze del nuovo proprietario. Nei primi anni del XIV° secolo il vescovo Malavolti potenziò ulteriormente la struttura. La guarnigione di stanza al castello era senese, seppure stipendiata dal signore del feudo e la stessa Siena tentò di impadronirsene alla fine del '400. Il più importante fatto d'arme che interesso Crevole fu anche l'ultimo atto della sua esistenza: durante la guerra di Siena le truppe imperiali rasero completamente al suolo la fortificazione. Dell'importante maniero, un tempo cinto da doppio circuito murario e ricco di torri, restano oggi solo la torre al vertice della collina (presumibilmente nucleo originario del primo fortilizio), parte delle cortine murarie del mastio e alcuni tratti della parte basamentale della cinta muraria esterna. Totalmente abbandonato fino a pochi anni fa, oggi l'insieme fa parte di un'azienda agrituristica e gli scarsi resti sono stati consolidati.