Castiglion Ghinibaldi

Dove si trova

Castiglion Ghinibaldi, anche detto Castiglionalto, è situato appena fuori l'abitato di Castellina Scalo, percorrendo la SR2 Cassia Nord in direzione di Monteriggioni, in provincia di Siena. Potete lasciare l'auto in un piccolo spiazzo sulla destra e proseguire a piedi sul colle di 236 coronato dal Castello.

La storia

Il Castello sorge in posizione dominante su un colle di 236 metri da cui si vede Monteriggioni, è ancora oggi circondato da una possente muraglia con bastioni cilindrici e angolari su cui corre una rampa che immette allo spazio antistante il portale di accesso alla corte, un articolato cortile centrale ad arcate sovrapposte, frutto della ristrutturazione cinquecentesca così come il portale che ne permette l’accesso e la chiesa in laterizi situata a lato del fortilizio.

La sua esistenza viene fatta risalire all'XI° secolo quando esisteva un castello con corte dei Lambardi, edificato a poca distanza dal più vicino castello di Monteriggioni a controllo della vicina via Francigena. Passato ai vescovi di Siena e poi ai monaci di Abbadia a Isola nel corso del XII° secolo, Venne distrutto dai fiorentini nel 1158 ma l’insediamento fu riedificato. Nel 1265 proprio a ridosso dell'attuale Via Cassia venne fondato uno spedale da Ghinibaldo dei Saracini, da cui il nome della località, marito della Sapìa citata da Dante (Purgatorio - Canto tredicesimo). Da qui essa avrebbe osservato la sconfitta dei suoi concittadini durante la battaglia di Colle di Val d'Elsa. Saracini aveva diritti signorili sul castello e ne riceveva grandi profitti di mercatura, reinvestiti nell'acquisto di numerosi poderi circostanti. Il castello fu poi ceduto al Comune di Siena che vi nel 1271 vi inviò un giusdicente dipendente dal suo Podestà e l'ospedale Ghinibaldi inserito nella giurisdizione del grande Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena. Nel XVI° secolo il castello passò ai Piccolomini.

L’attuale edificio, organizzato intorno ad un bel cortile centrale, è composto di elementi di epoche diverse, con prevalenza di strutture frutto di un rifacimento quattrocentesco. Benché più volte rimaneggiato, denota chiaramente le sue origini medievali nella massiccia e compatta mole stretta attorno al cortile, ristrutturato nel cinquecento, nella muratura e nella foggia di molte aperture. La piccola chiesetta esterna sembra avesse il nome di "Chiesa di San Ruffiniano" e ospita al suo interno una lapide marmorea facente parte del complesso spedaliero duecentesco che si trovava sulla Cassia. Dai medesimi documenti sembra che anche la colonnetta lapidea che divide la bifora del campanile appartenesse a tale complesso. All'interno troviamo un rilievo spettacolare, in parte anche macabro, con la rappresentazione di 4 angeli e una bambina, è otto-novecentesco e non è ancora chiaro cosa voglia rappresentare: è collocato dietro l'altare della cappella non accessibile (certo, se trovate la porta aperta...). Il castello è oggi in disuso e abbandonato.

Approfondimenti

Foto di Michele Busillo