Castello di Subbiano

Dove si trova

Il castello sorge nel centro del paese, raggiungibile percorrendo la SR71 Umbro Casentinese Romagnola.

La storia

Subbiano è menzionata nei documenti antichi come “Sibiano”, ma secondo la tradizione il toponimo deriverebbe da “Sub Jano Conditum”: il paese sarebbe stato fondato da Giano, antica divinità a due facce della religione romana, latina e italica, riportata anche sullo stemma del Comune. Il castello risale invece a qualche anno prima del Mille, voluto dai Vescovi Aretini.

Costruito sopra uno sperone roccioso delimitato ad ovest dal fiume Arno e a nord dal torrente Palbena, controllava un ponte e la principale via di comunicazione tra Arezzo e il Casentino. Poiché il letto dell'Arno si è abbassato con gli anni, la roccia su cui è costruito la fortificazione risulta oggi ancora più alta e sporgente. Dalla sua costruzione fino al 1384, anno in cui Subbiano si sottomise alla Repubblica di Firenze perdendo gran parte della sua funzione difensiva, il castello e il territorio circostante videro avvicendarsi illustri e potenti casate come proprietari: gli Ubertini di Chitignano, i Conti Guidi e, nel XIV secolo, i Tarlati di Pietramala, che allora governavano Arezzo.

Della struttura originaria medievale oggi rimane ben poco. La testimonianza più evidente è la possente torre di difesa merlata, con bell’arco a sesto acuto dove si trovava la porta dotata di saracinesca di protezione, un recinto murario con edifici addossati ed un cortile interno, oltre ai resti della porta della seconda cinta muraria. Rimangono ben visibili una feritoia a bocca di lupo, altre due lunghe feritoie chiuse da pietre dove si inserivano in alto le catene del ponte levatoio e la botola di accesso alla torre che, alta 19 metri e disposta su tre livelli, era raggiungibile solo con una scala a pioli.

Il resto della struttura è andata trasformandosi nei secoli, prima in palazzo signorile, poi in abitazioni comuni, a partire dal 1800. La parte che guardava l’Arno, purtroppo, è crollata. In origine il castello era circondato da un ampio fossato in cui confluivano le acque fluviali. Sul lato nord vi era un ponte levatoio che lo univa alla chiesa di Santa Maria, fuori dalla rocca.