Dove si trova
La fortezza dell'Imperatore domina la cittadina di Poggibonsi dal cosiddetto "Poggio Imperiale" ed è raggiungibile facilmente dal centro seguendo le indicazioni.
La storia
La Fortezza Medicea detta dell'Imperatore o di Poggio Imperiale, costruita fra il 1488 e il 1511 dal grande architetto Giuliano da Sangallo su commissione di Lorenzo il Magnifico a dominio della via Cassia per Siena, fu uno dei primi banchi di prova per la realizzazione delle nuove concezioni di fortificazione che si stavano velocemente sviluppando in quegli anni. La sua importanza nella storia dell'architettura militare è grandissima. Nessuna altra impresa urbanistica intrapresa nel secolo XV° nell'Italia centrale ha le caratteristiche di maestosità di questa: sul Poggio Imperiale non si voleva innalzare solo una grande fortezza ma si volle avviare la fondazione di una città nuova. L'opera rimase incompiuta, sia per la morte di Lorenzo nel 1492 che per l'evolversi del conflitto fra Siena e Firenze e la conseguente cessazione dell'importanza strategica del Poggio, ed è giunta nel suo stato embrionale ai giorni nostri. Per questo è più facile una sua lettura, grazie alla mancanza di contaminazioni architettoniche successive.
Di detto insediamento, Poggiobonizio, sono tornati alla luce, grazie a scavi archeologici, anche molte tracce, visibili all'interno della cerchia. Dal 2014 quest'area ospita L'Archeodromo di Poggibonsi, riproduzione in scala 1:1 delle più importanti scoperte sulla collina di Poggio Imperiale, il villaggio di periodo Franco (IX - metà X secolo) nel quale si riconosce la conformazione di una possibile azienda curtense con una residenza padronale costituita da una grande capanna, circondata da diverse strutture più piccole destinate ad attività artigianali e all'immagazzinamento di derrate alimentari e prodotti agricoli, nonché da edifici di servizio.
Il complesso è formato da due strutture strettamente legate fra loro: la cerchia muraria e la fortezza vera e propria. Sul pendio occidentale del colle si snoda l'incompleta, fu eretta per circa la metà della sua prevista estensione, cinta muraria bastionata. Questa non segue un particolare modello geometrico ma è modellata sull'orografia del terreno e si svolge per circa un chilometro.
Gli anni di abbandono e trascuratezza avevano fatto sì che l'opera fosse quasi totalmente amalgamata con la natura circostante, ma ancora in un buono stato di conservazione, a riprova della solidità e della cura posta nella sua costruzione. Oggi dopo attenti restauri il complesso è nuovamente fruibile.
L'opera è realizzata prevalentemente in mattoni, ad eccezione delle cuciture degli angoli e le troniere per le quali fu impiegata la pietra. L'intercapedine delle mura è dotata di una galleria di ascolto per le mine nemiche. Sul lato più occidentale troviamo l'unico ingresso costruito interamente in pietra e dotato in origine di ponte levatoio dal cui androne, ornato di due stemmi in pietra della repubblica Fiorentina, si accede alla suddetta galleria. Sulla sinistra della porta si erge una torre in pietra, unico resto dell'insediamento precedentemente esistente sul poggio, inglobata nel nuovo sistema difensivo. Varcata la porta una strada in terra battuta ci conduce al culmine del rilievo, dove sorge la fortezza.
La fortezza sorge su un luogo piano e quindi fu possibile dargli una forma geometrica rettangolare con una punta, quasi un rivellino, posta al centro del lato esterno orientale. Questa particolarità può far assomigliare la pianta della costruzione ad un pentagono. Su ognuno degli angoli si trova un bastione, due sul lato posteriore occidentale verso la città e tre (due più la punta) sul lato opposto. Ad uno dei due bastioni occidentali fa capo la cinta muraria. Anche l'accesso alla fortezza è chiaramente praticato sul questo fronte. Attraverso un lungo androne si sale all'area interna passando da una costruzione a quattro piani, chiamata cassero ma più una caserma in realtà, disposta sull'asse nord-sud e lunga tanto da raggiungere i due lati maggiori della fortezza e dotata di una cappella.
Le fortificazioni esterne sono maggiormente curate rispetto a quelle della cinta muraria, ma anch'esse sono costruite in mattoni con le troniere e gli angoli rinforzate in travertino. Solo la punta esterna è realizzata interamente in marmo ed è scarpata per tutta la sua altezza. Su tutte le restanti parti dei bastioni la scarpa è si elevata ma oltre al redondone in pietra si erge una parete verticale, dove sono praticate le troniere. Fino a pochi anni orsono l'interno della fortezza era adibito a coltivazione, oggi dopo i lavori di recupero dello spazio con il restauro del "cassero" è adibito spesso a sede di mostre. Dall'area interna si gode uno stupendo panorama sui dintorni.
La fortezza di Poggio Imperiale, per l'età nella quale fu costruita, è considerata la capostipite di città bastionata dotata di forte che ritroveremo in gran parte dell'architettura fortificata dei secoli successivi.