Dove si trova
Il castello sorge al centro del parco pubblico omonino, nel centro della città di Scandicci alle porte di Firenze.
La storia
Uno dei pochi, forse l'unico, edificio nell'area a Sud-Ovest di Firenze che ha mantenuto praticamente intatte le originarie forme medievali fino ai nostri giorni è senza dubbio il Castello dell'Acciaiolo. La sua posizione nella valle dell'Arno ne faceva un importante centro strategico a controllo del fiume.
Le prime notizie sul castello risalgono alla metà del 1300 quando la proprietà era dei Rucellai, fra il XV° e il XVIII° secolo appartenne a numerose altre famiglie fiorentine, fra le quali gli Acciaioli, di cui ancora oggi porta il nome. Nel XVI° secolo fu dei Davizzi e teatro di un truce fatto di sangue: Neri di Pietro Davizzi teneva rinchiusa fra le mura del maniero la moglie e in seguito, per liberarsene, la uccise avvelenandola. Scoperto il delitto fu condannato ed esiliato dal territorio Fiorentino.
Nell'ottocento il maniero fu acquistato da Genitle Farinola e dal 1999 è proprietà del comune di Scandicci che ha portato avanti una importante opera di restauro e recupero.
Conosciuto anche come 'Villa' la costruzione si sviluppa come un vero e prorio castello di forma rettangolare dotato di due torri, ancora ornate da merlatura ghibellina a controllo delle due porte di accesso, e cinta muraria; il nucleo originario può essere individuato nella ex-casa torre in pietra che svetta dalla facciata principale, attorno alla quale furono aggiunte le ali laterali. La Cappella, alla sinistra dell'ingresso, presenta forme tardo settecentesche ed esempio di tardo barocco, uno dei pochi esistenti a Firenze. Il giardino all'italiana realizzato nel XVII° secolo è andato quasi completamente distrutto, rimane sul lato est un'esedra con tracce dell'originaria decorazione a mosaico. In generale l'aspetto del complesso è più quello di una residenza signorile strettamente collegata alle attività agricole che di un castello vero e proprio.